- Chiara Albertoni
- Luigi Benzoni
- Marina Giannobi
- Luciana Gilardoni
- Federico Guida
- Massimo Lunardon
- Fulvia Mendini
Ico Parisi
-
Utopia realizzabile!, 1977
Tecnica mista su carta da lucido, cm 39x51 -
Utopia realizzabile, 1978
Tecnica mista su carta da lucido, cm 34x50 -
Utopia realizzabile, 1978
Tecnica mista su carta da lucido, cm 33,5x51 -
Architettura dopo, 1982
Inchiostri colorati su carta, cm 56x77 -
Architettura dopo, 1982
Inchiostri colorati su carta, cm 55,5x77 -
Architettura dopo, 1982
Inchiostri colorati su carta, cm 56,5x77 -
Architettura dopo, 1982
Inchiostri colorati su carta, cm 56,5x77 -
Architettura dopo, 1982
Inchiostri colorati su carta, cm 56,5x77 -
Crolli edificanti, 1981
Chine colorate su cartoncino, cm 70x50 -
Crolli edificanti, 1981
Chine colorate su cartoncino, cm 70x50 -
Architettura 2000, 1981
Chine colorate su cartoncino, cm 70x50 -
Architettura 2000, 1981
Chine colorate su cartoncino, cm 70x50 -
Architettura 2000, 1980
Chine colorate su cartoncino, cm 70x50 -
Crolli edificanti, 1981
matita su cartoncino, cm 36,4x25,5 -
Crolli edificanti, 1981
matita su cartoncino, cm 36,4x25,5 -
Apocalisse Gentile, 1981
china su carta, cm 73x51 -
Apocalisse Gentile, 1981
china su carta, cm 73x51 -
Crolli edificanti, 1981
chine su carta applicata su tela, cm 100x73 -
Utopia realizzabile - Tav. N. 10, 1977
tecnica mista su carta, cm 100x70 -
Apocalisse Gentile, 1979
tecnica mista su cartoncino, cm 100x70 -
Apocalisse Gentile, 1979
tecnica mista su cartoncino, cm 100x70 -
Apocalisse Gentile, 1979
tecnica mista su cartoncino, cm 100x70 -
Apocalisse Gentile, 1979
tecnica mista su cartoncino, cm 100x70 -
Apocalisse Gentile, 1979
tecnica mista su cartoncino, cm 100x70
Palermo 1916 - Como 1996
Dal 1935 lavora presso lo studio Terragni, a Como, dove nel 1936 fonda il gruppo "Alta Quota", con gli architetti Cappelletti, Galfetti e Longhi. Dopo la parentesi bellica Parisi edifica le prime architetture che culminano con il Padiglione soggiorno per la X Triennale milanese nel 1954. Nel 1950 si diploma in Architettura a Losanna e nei due decenni successivi si dedica alla progettazione di mobili per alcune tra le più note aziende italiane e internazionali, oltre che alle attività di fotografo e pittore.
Si ricordano la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1978, a Documenta urbana, Kassel nel 1982; in Architecture et Industrie nel 1983, in Images et Imaginaires d'Architecture nel 1984, in Les années 50 nel 1988, tutte presso il Centre Pompidou, Parigi.
“La convinzione della necessità di un coinvolgimento di tutte le forze più vive e propositive della società ha sostenuto il suo lavoro progettuale che ha saputo coinvolgere artisti di tutto rispetto (…) tutto in una prospettiva funzionale, senza perdere mai di vista l’estetica, in una giusta interazione della necessità e del piacere. E questo si ritrova certamente anche nel design quando l’uso pare dover condizionare la forma. Qui la felicità inventiva di Parisi trova esiti di particolare efficacia. (…)” Luigi Cavadini
Dal 1935 lavora presso lo studio Terragni, a Como, dove nel 1936 fonda il gruppo "Alta Quota", con gli architetti Cappelletti, Galfetti e Longhi. Dopo la parentesi bellica Parisi edifica le prime architetture che culminano con il Padiglione soggiorno per la X Triennale milanese nel 1954. Nel 1950 si diploma in Architettura a Losanna e nei due decenni successivi si dedica alla progettazione di mobili per alcune tra le più note aziende italiane e internazionali, oltre che alle attività di fotografo e pittore.
Si ricordano la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1978, a Documenta urbana, Kassel nel 1982; in Architecture et Industrie nel 1983, in Images et Imaginaires d'Architecture nel 1984, in Les années 50 nel 1988, tutte presso il Centre Pompidou, Parigi.
“La convinzione della necessità di un coinvolgimento di tutte le forze più vive e propositive della società ha sostenuto il suo lavoro progettuale che ha saputo coinvolgere artisti di tutto rispetto (…) tutto in una prospettiva funzionale, senza perdere mai di vista l’estetica, in una giusta interazione della necessità e del piacere. E questo si ritrova certamente anche nel design quando l’uso pare dover condizionare la forma. Qui la felicità inventiva di Parisi trova esiti di particolare efficacia. (…)” Luigi Cavadini
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