Manlio Rho
Como 1901 - 1957

Artista appartenente al gruppo astrattista collegato agli architetti Terragni, Lingeri, Sartoris e Cattaneo.
Inizia a dipingere nel 1918 occupandosi anche di cartellonistica e grafica. Fra il 1933 e il '34, abbandonando le iniziali tendenze novecentiste, si accosta all'astrattismo e nel 1935 partecipa insieme a Radice a una mostra della galleria del Milione a Milano.
Nel 1936 organizza a Como con Radice e Sartoris la mostra di Pittura Moderna Italiana.
Nel 1938 aderisce al gruppo Valori Primordiali e nel '40 firma il Manifesto del Gruppo Primordiale Futuristi Sant'Elia insieme alla Badiali, Cattaneo, Licini, Lingeri, Nizzoli, Prampolini, Radice e Sartoris..
Uomo schivo, di poche ma scelte amicizie, improntò il suo fare artistico ad una esigenza di concretezza così che l'arte potesse servire ai bisogni dell'uomo e si potesse realizzare "una nuova unità tra arte e tecnica".
Amò la sua terra, dove nacque e visse sempre, ma fu anche perfettamente al corrente e sensibile ai nuovi fermenti artistici che gli provenivano dall'estero.
In effetti importanti stimoli seppe trarre dall'esempio del Bauhaus di Weimar e di Dessau, ma anche dal neo-plasticismo di Mondrian del quale condivise più che le sovrastrutture etico-teosofiche, il concetto di fare arte attraverso puri rapporti di forme e di colori.
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